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sabato 25 settembre 2010

Riscaldamento globale e DESERTEC


Video esemplificativo sui danni provenienti dal cambiamento climatico.



Spesso la conversione di energia da una forma ad un'altra ha ripercussioni sul territorio e sull’aria respirata dall’uomo. I combustibili fossili, quali carbon fossile, il petrolio e il gas naturale hanno alimentato lo sviluppo industriale a partire dal 1700 facendo si che le persone potessero vivere con tutti gli agi che adesso disponiamo; ma tutto ciò ha causato degli effetti collaterali indesiderabili.
Ormai l’inquinamento ambientale ha raggiunto livelli così alti da costituire una grave minaccia per la vegetazione, per la flora e la fauna e per la stessa salute umana; infatti ormai è stimato che è l’inquinamento dell’aria a provocare malattie tra cui asma e cancro. Si è addirittura stimato che ogni anno muoiono, grazie al cambiamento climatico e quindi alle conseguenze dovute dall’inquinamento ambientale circa 150'000 persone!!

L’aumento allarmante dell’inquinamento ambientale e la crescente consapevolezza dei pericoli che porta hanno imposto l’adozione di provvedimenti finalizzati al controllo di tale fenomeno, tramite leggi e trattati internazionali. Possiamo citare per esempio il CLEAN AIR ACT del 1970 e successivamente quello del 1990 (leggi contro l’inquinamento atmosferico) il quale ha imposto limiti all’inquinamento da parte di grandi impianti e di veicoli. Possiamo ricordare che fu imposto che nei nuovi veicoli a motore fossero installati convertitori catalitici (la famosa marmitta catalitica) in modo da ridurre le emissioni di CO2.Si deve inoltre citare il summit mondiale tenuto a Rio de Janeiro (1992) ed infine la conferenza più importante quale LA CONFERENZA DI KYOTO nel 1997. Si arrivò quindi (dando delle cifre che secondo molti sono significative) a produrre per le automobili dagli 8 grammi/miglio (1970), ai 0.4 grammi/miglio (1980) a 0.1 grammi/miglio (1999).
Ma a cosa ci riferiamo quando parliamo di inquinamento ambientale??
Forse non tutti se lo ricordano, ma ce lo hanno detto spesso quando eravamo piccoli dei vari rischi che incorriamo percorrendo questa strada; sostanzialmente parliamo di OZONO, PIOGGIA ACIDA ed infine EFFFETTO SERRA che porta all’ormai noto riscaldamento ambientale.
Ricordiamo in breve cosa sono:

OZONO: lo smog è costituito prevalentemente da ozono e altri composti chimici quali monossido di carbonio (CO). L’ozono al livello del suolo è nocivo e non dovrebbe essere confuso l’utile, per non dire essenziale, strato di questo gas presente nell’atmosfera che protegge la Terra dalle dannose radiazioni ultraviolette. L’ozono al livello del suolo è infatti un pericoloso inquinante che nuoce alla salute. Esso irrita gli occhi e danneggia gli alveoli polmonari favorendo l’indurimento del tessuto polmonare (normalmente morbido e spugnoso). Questo gas provoca inoltre dispnea (affanno o respiro corto), respiro sibilante, affaticamento, cefalee e nausea e aggrava problemi respiratori come l’asma!

PIOGGIA ACIDA: i combustibili fossili sono composti da varie sostanze comprendenti anche piccole quantità di zolfo. Esso reagisce con l’ossigeno presente nell’aria si e trasforma in diossido di zolfo (SO2) detta anche anidride solforosa decisamente tossica, la quale reagisce con il vapore acqueo dell’atmosfera denotando il fenomeno della pioggia acida. Senza starsi ad inoltrare nelle reazioni chimiche (chi fosse interessato mi contatti) essa rende acidi laghi e fiumi rendendoli così acidi da impedire la sopravvivenza dei pesci e le foreste subiscono danni così elevati grazie all’assorbimento di acidi provenienti dall’atmosfera grazie a tale processo.

EFFETTO SERRA:  la CO2  prodotta da centrali o direttamente dalle nostre automobili provocano un mantello sopra l’atmosfera il quale fa si che i raggi solari che arrivano dal sole non sono più in grado di tornare alla fonte (al sole appunto) in quanto il mantello lo proibisce provocando il così detto RISCALDAMENTO GLOBALE.





 Una scomoda verità (An Inconvenient Truth) è un film-documentario diretto da Davis Guggenheim, riguardante il problema mondiale del riscaldamento globale, e avente come protagonista l'ex vicepresidente degli Stati Uniti d'America, Al Gore.


 Non possiamo tornare indietro nel tempo. I danni ci sono e le prove sono visibili a tutti. Cosa fare? La risposta a mio avviso e a quello di tantissimi esperti è L’ENERGIA RINNOVABILE.

Tutti sanno che cos’è perciò vi parlerò di un progetto, non molto famoso in Italia il quale provvederebbe a dare energia completamente presa da fonti rinnovabili, prima di tutte l’energia solare; tale progetto si chiama PROGETTO DESERTEC, il quale si preclude di utilizzare una fonte impressionante di calore proveniente dal sole nella zona desertica del deserto del sahara.

Avete qui un estratto direttamente dal sito internet che lo contraddistingue:

La fonte di energia di gran lunga più importante della terra sono i deserti nella fascia subtropicale. Il progetto Desertec pone tecnologia e deserti a servizio della sicurezza energetica, idrica e climatica. A tale scopo proponiamo una cooperazione tra Europa Medio Oriente (the Middle-East) e Africa Settenrionale North Africa) (EU-MENA) per la costruzione di centrali solari termodinamiche ed eoliche nei deserti della regione MENA. Questi impianti sono in grado di coprire il fabbisogno crescente di desalinizzazione dell’acqua marina e di produzione di elettricità in tali paesi e inoltre di generare corrente pulita che può essere trasportata in Europa mediante cavi a corrente continua ad alta tensione (HVDC High Voltage Direct Current) con perdite complessive limitate al 10-15% Per paesi come l’Australia, la Cina, l’India e gli Stati Uniti la realizzazione del progetto DESERTEC sarebbe per ovvie considerazioni geopolitiche considerevolmente più semplice.
Tutte le tecnologie per la realizzazione del progetto DESERTEC sono già disponibili e, in parte, già operative da decenni. Dati satellitari telerilevati e diversi studi del Deutschen Zentrums für Luft- und Raumfahrt (DLR, l’Agenzia Spaziale Tedesca) confermano l’abbondante  disponibilità di energia solare. Le condizioni dell’approvvigionamento energetico e la situazione climatica impongono la necessità di sviluppare senza indugi questo progetto, per la cui realizzazione non mancano che la volontà politica e le necessarie condizioni al contorno.


 Giulia Fico