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martedì 16 agosto 2011

Capitolo 5: energia eolica


L’energia eolica, è un energia del tutto rinnovabile che prende concretezza dal vento (da questo il nome EOLICA).
Essa risulta essere una delle energie rinnovabili più antiche infatti, se ci pensate bene, la prima produzione di energia rinnovabile proveniente dal vento sono i cosìdetti mulini a vento.

Gli studiosi hanno infatti conteggiato che circa 3000 anni prima della nascita di cristo in Persia si ebbe la nascita del primo mulino con forza motrice eolica.Essi in sostanza erano composti da un gruppo ‘’motore’’ immesso in una torre elevata azionato dal movimento circolare delle pale le quali potevano essere di vario genere. I mulini a vento erano principalmente utilizzati per scopo agricolo, infatti principalmente si macinava la farina, oppure si riusciva a prelevare acqua dai pozzi più profondi posti in prossimità dei mulini stessi.

Successivamente, però con l’avvento della macchina a vapore i mulini a vento furono piano piano abbandonati.

Oggigiorno invece la stessa tecnologia di fondo utilizzata migliaia di anni fa ricompare con quelli che oggi si chiamano fattorie eoliche.

Il vengo è una sorgente naturale di energia pulita e praticamente inesauribile,  inoltre esso è una risorse disponibile in qualsiasi parte del mondo (anche se ogni singolo luogo necessita di studi accurati e molto specifici) perciò l’energia prodotta dal vento risulta, insieme al solare, il campo che ha maggiore espansione in termini di miglioramento delle tecnologie, di impiego ed infine di costo; con la pecca che secondo il buon gusto generale (il quale non condivido) un parco eolico risulterebbe ‘’inquinare il paesaggio’’ (ecco spiegato il fatto per cui si preferisce l’energia solare).

 In termini di produzione di energia l’eolico non ha paragoni a parità di impianti.

Un parco eolico o fattorie eoliche è un insieme di turbine localizzate in un pezzo di terreno limitato, nel quale tutti gli aereogeneratori sono interconnessi tra di loro per la produzione di energia elettrica, la quale quantità dipende (come scontato) dalla velocità del vento stesso e dalla tipologia di turbina.

[IMP]: generalemente una turbina singola riesce a produrre circa 1.5MW (megawatt ossia 1’500 kilowatt), e se contiamo come esempio un parco eolico di una decina di turbine standard allora si vede che la produzione può raggiungere picchi di 15MW (ossia 15'000 KW). Bene ora consideriamo che una singola famiglia composta da 4 persone in genere consuma 4 KW.

Quante famiglie possiamo sostenere tramite un singolo parco eolico standard(e non di ultima generazione per cui anche meno costoso)? La risposta è 3750 famiglie.

Tale numero può addirittura alzarsi in quanto non tutti i giorni ogni singola famiglia consuma interamente 4 KW. NON E’ FANTASTICO??



I problemi però ci sono eccome.

Abbiamo parlato prima del fatto che secondo i ‘’paesaggisti’’, l’introduzione di un parco eolico cambierebbe decisamente il contorno di una località; inoltre molti sostengono che le pale causano un rumore tale da non permettere alle persone che ci vivono accanto una corretta permanenza ed infine il costo.

Tanto per iniziare a parere mio delle turbine eoliche non sono così brutte da doverle classificare inaccettabili, ma questa è una mia opinione, fatto sta che negli ultimi anni si è infatti deciso che l’installazione migliore dei parchi eolici sia nelle coste e addirittura nei mari e oceani per cui questo problema è già stato risolto.
Per quanto riguarda invece il rumore; il fatto che le pale siano rumorose a tal punto da non farci vivere risulta essere una bufala immensa. Infatti, dopo che è stato posto tale problema da parte della comunità, si sono implementate delle tecnologie tali da non permettere che la fuoriuscita di suoni troppo elevati; ciò infatti lo denota il fatto che a 350 metri da una turbina si misurano in mendia 50 db (decibel, ossia l’unità di misura del suono) mentre la legge italiana dice per esempio che un automobile può produrre un inquinamento sonoro per al massimo 90 db. Per cui constatiamo che il rumore non è un problema.
Infine parliamo del costo. E’ assolutamente vero che il prezzo di un parco eolico, con gli allacciamenti da turbina a turbina, da turbina a generatore elettromagnetico ed infine da quest’ultimo fino alla rete, per poi parlare della manutenzione e così via, costa! E non poco. Raggiungendo picchi di 2000€ per kilowatt che si può produrre.

Facciamo 2 conti però. Prendiamo lo stesso parco eolico considerato precendetemente. Per la produzione di 15'000 KW la spesa si aggirerebbe intorno ai 30 milioni di Euro.E’ TANTO!!
Se però consideriamo che un singolo kilowattora ci costa 20 centesimi (imposte escluse) allora per usufruire dei medesimi 15'000 KW dobbiamo spendere ogni ora 3000€. Adesso moltiplichiamo questa cifra per le ore di utlizzo (supponiamo 18 ore al giorno) arrivando a spendere ogni giorno 54’000€; a questo punto moltiplichiamo per 365 giorni annui arrivando a circa 19 milioni e mezzo.
Moltiplichiamo questi 19 milioni e mezzo per 2 anni e vediamo che si arriva alla cifra di 39'420’000€.
Tutto questo per dire che alla fine del secondo anno abbiamo già guadagnato 9 milioni e mezzo circa. SOLO 2 ANNI!!! Cosa significa?? Che dopo 2 anni stiamo producendo energia gratis! E l’unica spesa che avremmo è solo inerente alla manutenzione dell’impianto (che tra l’altro si aggira al massimo al 5% del valore)!! Non è FANTASTICO?!?

 Concludendo con tale trattazione vorrei informare i lettori che è possibile fare il nostro in maniera del tutto autonoma tramite i cosìdetti microimpianti.
Come dice il nome i microimpianti sono impianti eolici che si possono installare nel giardino o addirittura sul tetto i quali hanno una produzione di massimo 20KW anche se in genere si installano impianti di 3KW.

Passiamo direttamente a quello che vogliamo sapere. Conviene??

Come al solito la risposta è SI. Vediamo infatti che un impianto da 3 KW costa 3000€.

Entriamo in un caso decisamente particolare e meno probabile. Supponiamo che l’impianto funzioni solo 1 ora al giorno! Vediamo che si ha una produzione di circa 1'100 KW annui (stima prodotta tramite 3kw x 1 ora al giorno x 365 giorni annui). Quindi vediamo che se una famiglia consuma all’incirca 4000 KW spendendo 800€ (sempre al costo di 0.2 cent KW).

In sintesi si ammortizza il costo dell’impianto (ricordiamoci sempre che abbiamo considerato il caso limite di un ora di produzione al giorno) nel giro di 4 anni, e considerando che un mini impianto dura in media 25 anni, avremmo ENERGIA ELETTRICA GRATIS PER PIU’ DI 21 ANNI! (che dite conviene?)

martedì 9 agosto 2011

Capitolo 4: energia solare


Tutti quanti noi sappiamo quanto è importante il sole per gli esseri viventi. Senza quest’ultimo infatti nessun essere vivente potrebbe mai esistere, a partire dalla nostra specie. Esso è la stella pià vicina al nostro pianeta, la quale costituisce il centro del nostro sistema planetario e principale sorgente di calore e luce.

Il Sole è un globo di materia gassosa con un diametro di 1.4 x 106 km (ricordiamo che il diametro terrestre è di circa 12'756.776 km) distante dal pianeta terra circa 149'600'000 km, e la cui massa è circa 1 milione di volte maggiore rispetto a quella terrestre.

Quindi vediamo che il sole è una stella a dir poco eccezionale. Essa ci regala un energia continua con una durata a dir poco illimitata (infatti è stato previsto che tra 5 miliardi di anni il sole ‘’morirà’’) e completamente gratuita. Non è fantatsico?!?!

Ma adesso passiamo a come utilizzare questa energia.



Oggigiorno esistono due tipi di pannelli :

·          pannelli solari termici

·          pannelli solari fotovoltaici



Il pannello solare termico è un pannello che trasforma l’energia irradiata dal sole in energia termica, utilizzabile all’interno di una qualsivolglia abitazione in termini di acqua calda e riscaldamento. Il loro funzionamento di base è quindi alquanto semplice: il sole riscalda il pannello, il quale a sua volta riscalda l’acqua che entra in circolo nell’impianto dell’edificio.

Per l’utilizzo di tali pannelli è necessario effettuare un’altra distinzione in quanto esistono i cosìdetti pannelli solari piani e  i pannelli solari sotto vuoto.

I primi sono la tecnologia più diffusa e meno costosa. Il loro dimensionamento è alquanto limitato in quanto si aggirano intorno ai 2mq , la quale superficie riesce a produrre  circa 200 litri di acqua calda al giorno ad una temperatura che sia ggira ai 35-40 gradi, onde vediamo che il consumo medio di acqua  calda a persona è di circa 30-50 litri per cui con una tale produzione si può arrivare a coprire un fabbisogno di acqua calda per una famiglia composta da 4 persone in maniera totale. Di solito per migliorare il funzionamento di tale pannello si inseriscono dei serbatoi di accumulo per evitare ogni genere di spreco.

Invece per quanto riguarda i secondi (ossia i pannelli solari sotto vuoto) essi, per la loro composizione riescono ad avere una produzione assai più elevata di quelli solari piani, a discapito però del costo. Infatti quest’ultimi sono utilizzati laddove le temperature sono decisamente rigide, in quanto il vuoto vero e proprio fa si che si abbiano delle perdite di calore avendo un rendimento maggiore del 20%. Inoltre quest’ultima tipologia di pannelli non necessita di nessuna pompa di ricircolo dell’acqua per cui la sua installazione è nettamente più veloce e funzionale.

[IMP]: quando parliamo di pannelli solari, ci vengono sempre a porci la seguente domanda: ‘’ si ok, hai comprato il pannello. Bravo!Ma quando è nuvoloso non produci nulla, quindi avrai sprecato i tuoi soldi!’’ D’ora in poi, quando qualcuno vi porrà una domanda simile fategli presenti che questa tipologia di pannelli ( i pannelli termici appunto) nonostante sia nuvoloso riescono a produrre comunque energia necessaria ad avere acqua calda sanitaria anche se con un calo di energia. Inoltre una volta scaldati pannelli si ha comunque acqua calda per molte ore, per cui se la mattina fa caldo e il pomeriggio piove, avrete lo stesso l’acqua per la doccia e per il riscaldamento!



Il pannello solare fotovoltaico, a differenza di quelli termici non producono direttamente acqua calda sanitaria, tuttavia producono corrente elettrica la quale viene immessa nell’impianto della casa, dove le applicazioni però sono molteplici. Pensate: con l’elettricità ci mandiamo avanti la luce, il frigorifero, televisori ecc e se avete anche uno scaldabagno elettrico allora si ha anche acqua calda.

Prima di passare al loro utilizzo, è bene imparare come si può avere energia elettrica dalla luce solare.

Nel XIX secolo era ben noto che la luce ultravioletta  (la radiazione ultravioletta UV è una radiazione ultramagnetica, la quale possiede una lunghezza d’onda tale che non si possa vedere ad occhio nudo. Il nome significa ‘’oltre il violetto’’ in quanto a questa lunghezza d’onda è visibile questo tipo di colore) rendeva mobili gli elettroni dei metalli, producendo corrente elettrica, il così detto Effetto Fotoelettrico.

Nel 1905 Albert Eistein ebbe un idea rivoluzionaria per spiegare l’effetto fotoelettrico, infatti fu per questo lavoro (e non per la relatività) che nel 1921 ricevette il premio Nobel.Ecco come riuscì a spiegare tale effetto: ‘’invece di pensare il metallo investito da un bagno di onde luminose continue, Eistein suggerì che fosse ogni singolo fotone a colpire gli elettroni del metallo e a metterli in movimento, generando l’effetto fotoelettrico.

E sappiamo tutti cosa succede quando gli elettroni di un metallo si muovono: energia elettrica!

Non fu semplice con il passare degli anni, utilizzare le dimostrazioni di Eistein (e altri innumerevoli scienziati) per mettere in pratica il primo pannello solare, infatti solo nel 1954 si ebbe la realizzazione della prima cella solare ad opera di Chaplin, Fuller e Person prodotti all’interno dei laboratori Bell.

Da li in poi si ebbe una grandissima evoluzione dei pannelli solari, con lo scopo di ottimizzare la produzione (e quindi di diminuire il costo)  e di aumentare la capacità di ogni pannello, permettendo una maggior produzione di corrente elettrica.

In sintesi il funzionamento di tali pannelli è basato sulla capacità di alcuni materiali semi-conduttori lavorati opportunamente, di trasformare la radiazione solare in energia elettrica sottoforma di corrente continua.Il materiale maggiormente utlizzato a tale scopo è il silicio.


Adesso vi lascio ad una parte di un documentario interamente in italiano, che vi può aiutare a capire l'importanza dell'uso di pannelli solari. Buona visione!